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    GUIDO PEPE


    (Guido Pepe)


    (Guido Pepe)


    (Guido Pepe)

    E’stato:
    Presidente del Savoia per 19 anni dal 1966 al 1984 per poi divenirne Presidente Benemerito il 5 luglio 1984.

    Nel 1981 – Stella d’oro al Merito Sportivo dal CONI e Consigliere della FIV

    Nel 1984 – Proboviro della FIV e Presidente della Commissione Giustizia della FIC fino al 1992

    Nel 1987 – Socio Benemerito per acclamazione della Federazione Italiana Canottaggio e Delegato Regionale del CONI in Campania

    Nel 1989 – Vice Presidente Unione Nazionale Veterani Sportivi.

    Come si comprende dalle onorificenze conseguite è stato uomo di sport, spaziando dalla vela al canottaggio, sia come dirigente che – in gioventù – da atleta.

    Anche in campo professionale Guido ha brillato diventando un principe del foro. Raccogliendo l’eredità dell’ormai centenario Studio Legale del Grand’Ufficiale Edoardo Pepe ha esercitato la professione di avvocato ricoprendo incarichi di prestigio, sinanche in seno alla Banca d’Italia.

    Ha gestito con classe ed equilibrio la sua presidenza al Savoia, nel quale ha svolto sempre una funzione di “regista palese”, durante la presidenza e poi di “regista occulto” durante la sua presidenza benemerita, riuscendo ad impartire sempre il consiglio giusto ai presidenti ed ai Consigli che lo hanno avvicendato.

    Socio “savoiardo” nel profondo dell’anima, anche quando gli acciacchi dell’età lo hanno colpito, costringendolo addirittura all’amputazione di una gamba, continuava a “scendere” giù al Circolo per non doversi privare della vera grande passione della sua vita: il Savoia.
    Quando, alla vigilia della Sua scomparsa, le sue condizioni di salute sono ulteriormente peggiorate, era sempre in contatto telefonico col Circolo e divenne meta di un continuo pellegrinaggio di Soci al Parco Grifeo, dove abitava, desiderosi di scambiare con lui una chiacchiera fino alla fine.

    Per immortalarne il ricordo il Circolo ha voluto intitolare a Lui la propria aula didattica, apponendovi sull’entrata una targa a suo nome. In quell’aula nella quale i nostri atleti potranno riunirsi con i loro istruttori per coltivare la passione per il mare e scoprirne alcuni dei suoi grandi, bellissimi, ma a volte pericolosi segreti.