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Giovanni Girosi lancia un ponte artistico fra Napoli e Matera dove domenica 11 aprirà il Festival Duni con la sua mostra «Di scena in scena».

L’ appuntamento è per le 18 nella Corte dell’ex Ospedale San Rocco, per una serata dedicata alla cultura partenopea, completata dal concerto della Cappella Neapolitana di Antonio Florio, che presenterà «Bello tiempo passato», primo intermezzo comico napoletano del 1673, ritrovato nella biblioteca del conservatorio San Pietro a Majella.

Il Festival Duni, fondato da Saverio Vizziello e diretto da Dinko Fabris, rafforza così il legame fra l’antica capitale e un’altra importante realtà culturale del Sud, come illustrato ieri nella presentazione al Circolo Savoia con Annamaria Sapienza dell’Università di Salerno, Isabella Valente dell’Università Federico II e Manuela D’ Agostino dell’ Accademia di Belle Arti di Napoli.

Dopo la mostra del 2019, Un’idea di scena» al Maschio Angioino, e dopo quella di Parigi del 2020 alla Maison de l’Italie, in quella attuale ci sarà un focus sui suoi lavori musicali. Ricordiamo infatti che Girosi, dopo aver fondato il Teatro Esse nel 1964, luogo di partenza dell’avanguardia teatrale napoletana, ha collaborato fra gli altri con Roberto De Simone, per il quale ha firmato le scene di «Festa di Piedigrotta» del ’79, «Dedicato a Maria» del ’93 e «Te voglio bene assaje» del ’97.

La personale di Girosi attraversa decenni di storia della scenografia e di collaborazioni con registi come Luciano Capponi, Renato Carpentieri, Cristina Donadio, Gennaro Magliulo, Ettore Massarese e Gennaro Vitiello.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno, le foto sono di Maurizio De Costanzo